martedì 29 dicembre 2009

100 mila euro per "Le Chiavi del Sorriso"

La Fondazione Unipolis di Bologna promuove "Le Chiavi del Sorriso", un'iniziativa a sostegno di progetti culturali per favorire l'inclusione sociale dei giovani.
Il bando, saricabile dal sito www.fondazioneunipolis.org, scade il 10 febbraio 2010 e prevede la partecipazione di associazioni di volontariato, cooperative sociali, organizzazioni non profit e imprese sociali impegnate nel sostegno all'integrazione culturale e sociale dei giovani.
L'azione lanciata su scala nazionale, si articola poi a livello regionale. Venti saranno i progetti selezionati, uno per regione, ciascuno dei quali riceverà un contributo massimo di 5mila euro.
I progetti proposti dovranno contenere elementi innovativi ed essere finalizzati all'integrazione culturale di giovani, tra i 12 e i 18 anni, a rischio di emarginazione ed esclusione sociale, coinvolgere almeno un partner istituzionale ed avere una durata minima di sei mesi.

Progetti sperimentali per la realizzazione di Orti Sociali

E' stato pubblicato in data odierna l'avviso pubblico per il finanziamento di progetti sperimentali per la realizzazione di orti sociali.
Il provvedimento intende promuovere la realizzazione di progetti sperimentali di “orti sociali”, attraverso i comuni associati in Ambiti territoriali, anche in partenariato con soggetti del terzo settore, valorizzando alcune significative esperienze di inclusione sociale e agricoltura biologica di piccola scala. Gli “orti sociali” costituiscono un fondamentale elemento di inclusione sociale di persone svantaggiate e di educazione ecologica e ambientale individuando, tra gli altri, spazi scolastici utilizzabili come orti didattici, spazi all’interno delle strutture detentive, spazi in aree ex manicomiali.
La Regione Campania con l’adozione della D.G.R. n. 1658 del 30.10.2009 si è posta i seguenti obiettivi:
- assicurare la realizzazione di politiche integrate di inclusione sociale rivolte alle fasce deboli attraverso la sperimentazione di progetti innovativi;
- promuovere in via sperimentale la creazione degli “orti sociali di città” nei comuni, associati in Ambiti territoriali (articolo 19, legge regionale n. 11/2007) che, anche in collaborazione con gli organismi del privato sociale, siano disponibili a partecipare alla sperimentazione;
- destinare alcune aree di proprietà pubblica alla coltivazione di ortaggi, erbe aromatiche, fiori, con scopo di autoconsumo, così da incentivare l’attività ortocolturale nelle aree urbane, al fine di valorizzare i connotati sociali, culturali e ambientali;
- realizzare la riqualificazione urbana attraverso interventi di inclusione sociale, affidando il recupero delle aree degradate o incolte a soggetti vulnerabili o a rischio di esclusione sociale;
- creare una rete regionale degli orti di città in grado di assicurare l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati attraverso l’auto produzione delle varietà agricole, educazione alimentare e ambientale, sviluppo della pratica del baratto tra i conduttori, recupero delle colture della tradizione, sviluppo dell’agricoltura biologica, promozione di nuove forme di socialità, formazione nelle tecniche orticole biologiche e all’ortoterapia, riabilitazione psicosociale, fisica e motoria.
Per la documentazione completa, è possibile collegarsi al portale istituzionale della Regione Campania, sezione cittadini.

martedì 22 dicembre 2009

Work Experience destinate a disoccupati e/o inoccupati in possesso della qualifica di Operatore Socio Sanitario

È stato approvato il Decreto Dirigenziale n. 176 del 18/12/2009 che reca l'approvazione dell’ "Avviso pubblico di manifestazione di interesse per la partecipazione a programmi di Work Experience destinate a disoccupati e/o inoccupati in possesso della qualifica di Operatore Socio Sanitario - Delibera di Giunta n. 1548/2009".
Le domande di disponibilità devono essere presentate, entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul sito della Regione Campania, esclusivamente mediante sportello telematico utilizzando la procedura disponibile sul sito appositamente istituito www.osscampania.org.

giovedì 26 novembre 2009

Progetto 100 Giovani per l'Europa

L'ATS (Associazione temporanea di scopo) Stoà - Istituto di Studi per la Direzione e Gestione d'Impresa SCpA, PIEMMEI Napoli per la Formazione, Consorzio CONSVIP organizza 5 edizioni di un corso della durata di 800 ore, rivolte ciascuna a 20 giovani inoccupati/disoccupati che, alla data di scadenza del presente bando, non abbiano ancora compiuto il 32° anno di età e che abbiano conseguito il diploma di laurea, nell'ambito del progetto "100 Giovani per l'Europa".
Il progetto intende creare consulenti per lo sviluppo locale, esperti nell’utilizzo delle risorse comunitarie che possano lavorare in affiancamento al sistema pubblico ed al sistema privato per l’utilizzo delle risorse comunitarie legate all’attuazione del POR 2007/2013.
La modulistica per le candidature è disponibile presso la segreteria dell’Ente Stoà – Istituto di Studi per la Direzione e Gestione d’Impresa – S.C.p.A., sita in corso Resina, 283 – 80056 – Ercolano (NA), la segreteria del Consorzio Consvip – Via Nuova Poggioreale, 61 Centro Polifunzionale INAIL, Edificio 6 – 80134 - Napoli e la segreteria di API Napoli, Centro Direzionale Isola C2 Scala B – 80143 – Napoli. La stessa è inoltre reperibile ai seguenti indirizzi Internet: www.stoa.it; www.consvip.org; www.api.napoli.it.

lunedì 16 novembre 2009

Conferenza Nazionale sull'Infanzia e sull'Adolescenza

Nei giorni 18, 19 e 20 novembre si svolgerà, a Napoli, la Conferenza Nazionale sull'Infanzia e l'Adolescenza.
La Conferenza costituisce l'occasione per trarre un bilancio dei risultati raggiunti negli ultimi anni, per proporre nuovi obiettivi, non solo alle istituzioni, ma a tutto il mondo impegnato nella promozione dei diritti dell'infanzia e rappresenta un momento istituzionale di ascolto, elaborazione e partecipazione su temi che interessano non soltanto gli "addetti ai lavori", ma anche bambini, ragazzi e famiglie.
È un momento importante di incontro tra saperi e poteri, conoscenze professionali e responsabilità politico-istituzionali, esperienze associative e rappresentanze sociali, aperto alla partecipazione di tutti.

venerdì 13 novembre 2009

Avviso di selezione per la partecipazione ad un percorso di orientamento imprenditoriale

Nell’ambito del progetto “Percorsi di orientamento” finanziato dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, l’Ibimet CNR promuove nelle Regioni Toscana, Emilia Romagna, Campania e Sardegna, un percorso di orientamento all’imprenditoria femminile.
Tale percorso si articolerà in due fasi:
1) Bilancio delle competenze con il compito di facilitare l’empowerment imprenditoriale con l’obiettivo di sviluppare il “Sé professionale dell’imprenditrice”
2) Laboratori di orientamento con l’obiettivo di approfondire i temi legati alla gestione e alla valorizzazione dell’impresa e dei suoi prodotti. Il presente avviso, rivolto ad imprenditrici e aspiranti imprenditrici agricole e artigiane del tessile, riguarda la partecipazione al percorso, denominato "Bilancio di Competenze", di autoconsapevolezza imprenditoriale per potenziare la personale progettualità professionale.
Queste le scadenze per la presentazione delle domande:
- Toscana ed Emilia Romagna: entro e non oltre il 30 novembre 2009
- Campania e Sardegna: entro e non oltre il 1 febbraio 2010
Per scaricare l'avviso cliccare sul link che segue

giovedì 5 novembre 2009

Arrivano gli Angeli del Lavoro


Arrivano gli “Angeli del Lavoro” in soccorso di chi è in cerca di occupazione e lo fanno gratis, grazie al progetto Job Angels, promosso dall'Associazione La Compagnia del Buon Lavoro
Provengono prevalentemente dall’ambito delle risorse umane, sono quasi tutti laureati in psicologia e si danno davvero da fare per consigliare gli utenti che, in cerca di occupazione, chiedono aiuto sul loro sito.
Sono i nuovi “Angeli del Lavoro” o meglio JobAngels e dal 1° Maggio scorso (data non casuale) hanno creato un Social Network, dove chi è in cerca di lavoro può beneficiare del loro sostegno, gratuito appunto.
Una comunità dove chi ha competenze, conoscenze o anche solamente informazioni utili sulla disponibilità di inserimento al lavoro le mette a disposizione degli altri.
I JobAngels si adoperano per dare assistenza personalizzata, ad esempio, nella redazione di un curriculum vitae in forma professionale, in una simulazione di un colloquio di selezione, nella messa on line di una pagina personale, o magari nella segnalazione di offerte di lavoro già presenti on-line.
Definito da alcuni commentatori come un esperimento ben riuscito di nuovo “Welfare Network” JobAngels ha evidenziato come in questi periodi di particolari avversità stiano nascendo in forma spontanea dei sistemi di mutuo soccorso sociale che, almeno nelle intenzioni, si affiancano ai tradizionali interventi istituzionali.
Le adesioni degli utenti in cerca di lavoro e le richieste degli aspiranti JobAngels si possono effettuare all’indirizzo internet

http://www.jobangels.it/index.asp
Conformemente alla vigente normativa il Network NON OPERA COME COLLOCAMENTO PROFESSIONALE, ma svolge esclusivamente una funzione di riferimento ed informazione per la comunità di coloro che sono in cerca di occupazione.

mercoledì 28 ottobre 2009

Attività socio-animative, formative e informative nei reparti degli ospedali per i bambini, i malati inguaribili ed i lungodegenti

Il Settore Assistenza Sociale della Regione Campania, con decreto n. 853 del 26 ottobre 2009, ha approvato l'Avviso pubblico volto ad individuare soggetti del terzo settore cui assegnare contributi per la realizzazione di attività socio-animative, formative e informative nei reparti degli ospedali per i bambini, i malati inguaribili ed i lungodegenti.

martedì 20 ottobre 2009

Bando di concorso per il logo della "Fattoria Sociale"

Il Settore Assistenza Sociale, Programmazione e Vigilanza sui Servizi Sociali della Regione Campania ha promosso un bando di concorso per l’ideazione del logo “Fattoria Sociale”.
Il bando, in via di pubblicazione sul Burc, è finalizzato alla realizzazione del logo per la promozione delle fattorie sociali in Campania ed è rivolto a soggetti singoli, residenti in regione Campania di età compresa tra i diciotto e trenta anni non compiuti alla data di presentazione della candidatura. Non possono presentare candidature i professionisti in materia di arte grafica e comunicazione o di discipline correlate.
Il logo dovrà essere rappresentativo delle peculiarità e di tutti gli elementi che caratterizzano la fattoria sociale quali:
- la promozione dell’inclusione socio-lavorativa di persone appartenenti alle fasce deboli;
- la diffusione della cultura della legalità utilizzando, laddove è possibile, beni sottratti alle organizzazioni criminali;
- la promozione dello sviluppo sostenibile in agricoltura;
- l'utilizzo di fattori di produzione agricoli locali;
- una impresa no profit economicamente e finanziariamente sostenibile, condotta con etica di responsabilità verso la comunità e verso l’ambiente.
Il logo vincitore del concorso diventerà il simbolo ufficiale della “Fattoria Sociale” della Regione Campania. Al vincitore sarà assegnato un premio di euro 2.500,00.
Per il secondo e terzo classificato saranno assegnati rispettivamente un premio di euro 1.000,00 e un premio di euro 500,00.
http://resources.regione.campania.it/slide/files/Documenti%20Cittadini/2009/file_9570_GNR.pdf

lunedì 12 ottobre 2009

Povertà estreme

Il fenomeno della povertà è strettamente legato al concetto di esclusione sociale in cui assume rilevanza la fragilità, la vulnerabilità, la solitudine degli individui che, portatori di grave disagio, si ritrovano a vivere condizioni di rottura dalla cosiddetta normalità. In tale ambito il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali sta dedicando una particolare attenzione alle gravi marginalità e alle persone senza dimora nelle grandi città.
Al fine di approfondire l’analisi di questo fenomeno nel territorio italiano, attraverso una maggiore conoscenza sui dati statistici, i bisogni, le cause e il progredire delle “carriere di povertà”, nonché i sistemi di prestazione offerti a queste categorie, il Ministero sta sviluppando un articolato programma di indagini e studi in vista dell’apertura del 2010 quale Anno europeo della lotta alla povertà. Con questo obiettivo è in corso di realizzazione:
- il primo censimento nazionale dei servizi dedicati alle persone senza dimora (con Istat, Caritas e la Federazione degli operatori del settore, la FIO.Psd);
- cinque ricerche etnografiche fra le più grandi città - Milano, Genova, Bologna, Roma e Bari - sulle condizioni di vita quotidiana delle persone senza dimora, le loro dinamiche di sopravvivenza, il rapporto con i servizi di prima accoglienza, allo scopo di far emergere il fenomeno per individuare politiche adeguate e promuovere, presso gli operatori sociali, i migliori approcci per un fenomeno così complesso da gestire;
- una partnership con il centro studi dell’Anci (CITTALIA), per rafforzare nelle grandi città la progettazione di servizi sempre più adeguati a favorire il reinserimento sociale e relazionale delle persone in condizione di grave emarginazione;
- una collaborazione con una importante rete europea di associazione - European Anti Poverty Network, e la loro antenna italiana, il CILAP - per realizzare un progetto che prevede la mappatura e la creazione di una rete di Osservatori sulle povertà e l’esclusione a livello locale. Tali organismi hanno funzione di approfondire la conoscenza e l’analisi dei fenomeni della marginalità sociale e delle povertà presenti nei diversi territori, nonché delle risposte offerte dai rispettivi servizi territoriali. Lo studio e le analisi, accanto allo scambio di buone pratiche e di esperienze realizzate, possono essere strumenti di grande efficacia per fornire indicatori utili all'elaborazione di politiche adeguate;
- il primo esperimento italiano di People Experiencing Poverty, un percorso nazionale di animazione e partecipazione delle persone in condizione di povertà e delle loro organizzazioni, per analizzare e valutare le politiche di inclusione sociale alla luce delle parole e delle esperienze di vita dei protagonisti di programmi di inserimento sociale.

venerdì 9 ottobre 2009

Lotta alla povertà e futuro della strategia di Lisbona: Forum della società civile

Forum della società civile in vista dell'anno europeo 2010 per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale e del rilancio della strategia di Lisbona. Obiettivo dell'iniziativa è raccogliere le proposte della società civile italiana ed europea sulla strategia europea di lotta alla povertà e all'esclusione sociale, e sul rilancio della Strategia di Lisbona, in particolare:
- Elaborare un bilancio degli ultimi dieci anni e una riflessione sulle cause del mancato raggiungimento degli obiettivi inizialmente preposti;
- Sviluppare proposte per il futuro, in vista di una nuova Strategia di Lisbona, in particolare in occasione dell'anno europeo 2010.
Per le iscrizioni on line all'evento:
http://www.rcservizi.it/eventi/_index.php?id_evento=95

martedì 6 ottobre 2009

Campagna integrata di comunicazione sull’inclusione

E' partita il 3 ottobre 2009 la seconda fase della campagna integrata di comunicazione sull’inclusione sociale degli immigrati, promossa dal Ministero del Lavoro, della Salute, della Solidarietà Sociale, al fine di favorire la convivenza tra italiani e stranieri regolarmente presenti sul territorio.
Promuovere la conoscenza dei diritti e doveri espressi nella Costituzione Italiana, delle normative che disciplinano l’immigrazione, delle disposizioni di tutela contro la discriminazione su base etnica e razziale e dell’esistenza dei percorsi di inclusione sociale dei migranti: questi gli obiettivi della campagna, finanziata con il Fondo europeo per l’integrazione di cittadini dei Paesi Terzi.
Tali obiettivi verranno perseguiti attraverso strumenti integrati di comunicazione: la diffusione di un messaggio pubblicitario incentrato sul rispetto dei diritti e dei doveri; la conoscenza delle informazioni utili per intraprendere un adeguato percorso di integrazione; l’organizzazione di incontri legati allo sport e alla musica quali fattori di aggregazione e di integrazione tra culture diverse. La campagna è stata lanciata a Lampedusa nell’ambito della manifestazione “O’Scià”, l’annuale incontro musicale voluto da Claudio Baglioni per sensibilizzare le Istituzioni e i Media sul valore dell’integrazione tra culture. 14 tra le città con la maggior densità abitativa di stranieri ospiteranno il ”Tour dell’Integrazione”, nel corso del quale sarà distribuito ai cittadini stranieri il vademecum plurilingue “L’immigrazione: come, dove, quando?”. Per Napoli, le date del Tour sono 30 31 ottobre e 1 novembre 2009.
Il vademecum è disponibile in download dal sito del Ministero:

mercoledì 30 settembre 2009

Sportello cittadino del terzo settore

Il 1 ottobre 2009 ripartono le attività dello Sportello Cittadino del Terzo Settore. Lo sportello, rivolto alle organizzazioni del Terzo Settore della città di Napoli (cooperative, associazioni, fondazioni, e altri organismi del terzo settore) fornisce i seguenti servizi: informazioni e orientamento su tematiche amministrative e fiscali; consulenza personalizzata su problematiche gestionali e organizzative; consulenza e orientamento alla costituzione o trasformazione di organizzazioni del Terzo Settore; laboratori formativi finalizzati allo sviluppo di competenze strategiche; implementazione di una banca dati del terzo settore cittadino; seminari di approfondimento su tematiche specifiche. Lo Sportello, sito in Via Depretis 62, (primo piano, scala B) è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e riceve su appuntamento.

lunedì 21 settembre 2009

I diritti non hanno colore: campagna comunale per i diritti di cittadinanza



Contenere gli effetti discriminatori, l’instabilità e l’incertezza derivanti dalla legislazione vigente in materia di diritti degli stranieri, è il principale obiettivo della campagna comunale per i diritti di cittadinanza. Altro obiettivo è dotare le strutture e gli attori coinvolti nell'azione quotidiana di mediazione sociale e culturale nei confronti dei popoli migranti presenti sul territorio, di strumenti validi al fine di scongiurare l'eventualità del verificarsi di gravi violazioni dei diritti umani.

Le prime azioni del Piano riguardano la Casa, i Servizi Educativi, la Scuola, la Lingua Italiana.

martedì 15 settembre 2009

"...Volere Volare..."

Il 18 settembre 2009 ore 14.00_18.00, nell'Aula della Presidenza della Seconda Università di Napoli, in Via Costantinopoli 104 a Napoli, si terrà il primo seminario informativo sulla sindrome autistica nell'età evolutiva, organizzato con relatori, ricercatori ed esperti della Seconda Università e dell'ASL. Interverranno sul tema:
- Prof. Roberto Militerni, S.U.N.
- Dott. Alessandro Frolli, S.U.N.
- Dott.ssa Paola Magri, Resp. U.O.S. Centro di riferimento sui disturbi dello spettro autistico ASL NA 2.
Sarà rilasciato attestato di partecipazione.

Le nuove regole per l'invalidità civile

Dal 2010 cambio della disciplina sull'invalidità civile.
Nel 2009 saliranno a circa 3 milioni i beneficiari della pensione di invalidità civile, per una spesa prevista di 16,2 miliardi di Euro. Lo ha comunicato l'INPS ricordando che nel 2008 gli interessati erano 2,5 milioni, per una spesa di 15 miliardi di Euro. Inoltre, l'Istituto di previdenza annuncia che dal primo gennaio 2010, la disciplina sull'invalidità civile cambierà.
Con il piano di verifiche straordinarie delle invalidità civili previsto per il 2009, si legge in una nota dell'INPS, si è già ottenuto un importante risultato, che porterà a risparmiare circa 100 milioni di Euro, ma, a partire dal 2010, si può prevedere che con il nuovo sistema i risparmi di spesa saranno molto più elevati. Con il nuovo procedimento, inoltre, si otterrà una significativa riduzione dei tempi di erogazione delle prestazioni, che passeranno dagli attuali 345 giorni mediamente previsti a 120.
Le novità, che scatteranno dal 01.01.2010, riguardano principalmente:
- la presentazione delle domande, che saranno indirizzate direttamente all'INPS, che le trasmetterà in tempo reale e in via telematica alle Aziende sanitarie locali, con il conseguente coinvolgimento della struttura amministrativa fin dai primi passi del procedimento;
- l'integrazione della Commissione medica con un medico dell'INPS quale componente effettivo, da cui deriverà la possibilità di un maggior controllo degli esiti dell'accertamento medico-legale;
- la sistematizzazione dei procedimenti convenzionali di affidamento all'INPS delle funzioni concessorie delle prestazioni di invalidità civile, previo accordo con le Regioni;
- la garanzia, per effetto della presenza dell'INPS in ogni fase del procedimento, della uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale;
- l'aggiornamento, dopo quasi venti anni, delle tabelle indicative delle percentuali dell'invalidità civile;
- nuova procedura, infine, sul contenzioso in materia di invalidità civile, che oggi, con circa 400.000 cause pendenti, rappresenta circa la metà di quello che vede coinvolto l'istituto, allo scopo di ottenerne una consistente riduzione.
L'INPS rileva che la nuova normativa è una vera rivoluzione per semplificare la vita al cittadino, assicurandogli trasparenza ed equità nel trattamento, ma anche per consentire alla Pubblica Amministrazione di fare gli opportuni controlli per gestire con il doveroso rigore le risorse che devono essere esclusiva di chi ha veramente bisogno, evitando ogni forma di frode o di disparità di trattamento.

venerdì 11 settembre 2009

Chi può utilizzare il lavoro accessorio


I committenti possono essere famiglie, privati, aziende, imprese familiari operanti nel settore del commercio, turismo e servizi, imprenditori agricoli, enti senza fini di lucro, enti pubblici (solo in caso di prestazioni per lavori di emergenza e di solidarietà). Il ricorso ai buoni lavoro è limitato al rapporto diretto tra prestatore e utilizzatore finale, mentre è, di regola, escluso che una impresa possa reclutare e retribuire lavoratori per svolgere prestazioni a favore di terzi come nel caso dell’appalto o della somministrazione.
I prestatori che possono svolgere lavoro occasionale accessorio sono:
• pensionati titolari di trattamento pensionistico in regime obbligatorio;
• studenti
Sono considerati “studenti” i giovani con meno di 25 anni di età, regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso l’università o un istituto scolastico di ogni ordine e grado. I giovani debbono, comunque, aver compiuto i 16 anni di età e, se minorenni, debbono possedere autorizzazione alla prestazione di lavoro occasionale da parte del genitore o di chi esercita la patria potestà. Possono accedere al lavoro occasionale accessorio per attività rese nell’ambito di qualsiasi settore produttivo il sabato e la domenica di tutti i periodi dell’anno, oltre che nei periodi di vacanza.
I “periodi di vacanza” si riferiscono a:
a) “vacanze natalizie” il periodo che va dal 1° dicembre al 10 gennaio;
b) “vacanze pasquali” il periodo che va dalla domenica delle Palme al martedì successivo il lunedì dell’Angelo;
c) “vacanze estive” i giorni compresi dal 1° giugno al 30 settembre.
• altre tipologie di prestatori
sono compresi tutti i lavoratori sia disoccupati che dipendenti: per questi ultimi, se pubblici, è necessaria l’autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza.
Fino al 31 dicembre 2009, in via sperimentale, anche i lavoratori in cassa integrazione, in mobilità, in disoccupazione ordinaria o in trattamento speciale di disoccupazione edile, possono cumulare il compenso per il lavoro accessorio con il trattamento integrativo corrisposto.
I cittadini stranieri, presenti regolarmente sul territorio nazionale, possono accedere al lavoro occasionale accessorio.
Le casalinghe possono svolgere attività agricole di carattere stagionale: esse sono coloro che svolgono, in via normale, lavori non retribuiti in ambito familiare. Ai fini della prestazione nello specifico settore, le stesse non debbono aver prestato lavoro subordinato in agricoltura sia nell’anno in corso che in quello precedente.


giovedì 10 settembre 2009

Il lavoro occasionale di tipo accessorio

Il lavoro occasionale di tipo accessorio è una particolare modalità di prestazione lavorativa prevista dalla Legge Biagi. La sua finalità è regolamentare quei rapporti di lavoro che soddisfano esigenze occasionali a carattere saltuario, con l’obiettivo di far emergere attività confinate nel lavoro nero, tutelando in tal modo lavoratori che usualmente operano senza alcuna protezione assicurativa e previdenziale. Il pagamento della prestazione avviene attraverso i cosiddetti voucher (buoni lavoro), che garantiscono, oltre alla retribuzione, anche la copertura previdenziale presso l'Inps e quella assicurativa presso l'Inail.
Vantaggi
• Per il committente (datore di lavoro)
Il committente può beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza rischiare vertenze sulla natura della prestazione e senza dover stipulare alcun tipo di contratto.
• Per il prestatore (lavoratore)
Il prestatore può integrare le sue entrate attraverso le prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. Il compenso dei buoni lavoro dà diritto all'accantonamento previdenziale presso l'Inps e alla copertura assicurativa presso l'Inail ed è totalmente cumulabile con i trattamenti pensionistici.

giovedì 18 giugno 2009

Iniziative di celebrazione della Giornata Mondiale del Rifugiato a Napoli

Anche quest’anno l’associazione L.E.S.S. Onlus, impegnata da anni nell’accoglienza, integrazione e tutela dei richiedenti asilo e dei rifugiati nella provincia di Napoli, celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, indetta dall’Assemblea Generale dell’ONU per il 20 giugno di ogni anno.
Quest’anno le iniziative si inseriscono nella seconda Campagna di sensibilizzazione “Io accolgo un Rifugiato” promossa da L.E.S.S. Onlus per la tutela del diritto di asilo a Napoli, con il patrocinio del Comune, della Provincia di Napoli e della Regione Campania.

La giornata del 20 giugno si articolerà in due momenti:

alle 10,30 presso la Sala Gemito del Comune di Napoli (Galleria Principe di Napoli) si terrà il convegno “Napoli terra di Asilo”, organizzato da L.E.S.S. Onlus, durante il quale verrà presentato, e consegnato in omaggio ai partecipanti, il secondo Dossier sul diritto di asilo a Napoli, prodotto da L.E.S.S. Onlus, con dati statistici ed un monitoraggio della condizione dei migranti forzati e dei servizi a loro dedicati nella provincia.
Il convegno sarà presieduto dal Sindaco di Napoli On. Rosa Russo Iervolino e vedrà la partecipazione, oltre a associazioni, sindacati, operatori sociali e comunità di migranti, del Prefetto di Napoli Alessandro Pansa, dell’Assessore regionale Alfonsina De Felice e dell’Assessore comunale Giulio Riccio.
Il convegno verrà introdotto dal Presidente dell’Associazione L.E.S.S. Onlus Marika Visconti, mentre il Dossier sarà illustrato dal Coordinatore del progetto I.A.R.A. – Integrazione e Accoglienza per Rifugiati e richiedenti Asilo – Marco Ehlardo.

alle 18,00 presso il Teatro Instabile a Napoli, in vico Fico Purgatorio ad Arco 38, si terrà la rappresentazione dello spettacolo teatrale “Le pareti della solitudine”, organizzata da L.E.S.S. Onlus e dall’associazione Zéro de Conduite, adattamento del testo di Tahar Ben Jelloun, a cura della compagnia teatrale costituita da richiedenti asilo e migranti napoletani e regia di Prospero Bentivenga.
L’evento verrà replicato il 21 giugno alle ore 21,30 ed è inserito nella rassegna Napoli Teatro Festival Italia nella sezione Napoli Fringe Festival.

martedì 16 giugno 2009

Audit Famiglia e Lavoro

Il Dipartimento per le Politiche della Famiglia intende promuovere anche in Italia l’Audit Famiglia&Lavoro.
Si tratta di una sorta di certificazione di qualità della capacità delle imprese private e degli enti pubblici di essere attenti alle esigenze familiari dei propri collaboratori e collaboratrici; un processo di miglioramento continuo che aiuta le organizzazioni a individuare e realizzare azioni concrete per favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa. A titolo di esempio, rientrano tra queste azioni la flessibilità di orario, la disponibilità di servizi (asili nido, mense, supporto nelle incombenze domestiche) e altre forme di sostegno alle famiglie, l’adeguamento dei processi e dei luoghi di lavoro, l’informazione sulla normativa e gli strumenti esistenti di conciliazione.
Si fa riferimento allo standard Beruf&Familie emesso da una Fondazione tedesca e in uso da anni in altri paesi europei, che le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno sperimentato con successo nei propri territori. Proprio attraverso una convenzione tra il Dipartimento e la Provincia Autonoma di Trento, attualmente unica licenziataria dello standard in Italia, la sperimentazione sarà estesa a tutto il territorio nazionale, e consentirà agli enti locali che lo vorranno di acquisire le competenze necessarie a fungere, a loro volta, da enti certificatori. L’estensione dell’Audit Famiglia&Lavoro al più ampio numero di organizzazioni pubbliche e private avrà per effetto il rafforzamento di politiche aziendali sensibili alla famiglia, con vantaggi evidenti non solo per le lavoratrici e i lavoratori, ma anche con il risultato di migliorare le motivazioni e la partecipazione dei dipendenti e, in definitiva, la capacità delle organizzazioni di raggiungere prima e meglio i propri obiettivi.

martedì 2 giugno 2009

Patti Formativi Locali

Sono stati pubblicati sul sito della Regione Campania 3 nuovi bandi di selezione per l'ammissione a corsi destinati a disoccupati e inoccupati residenti sul territorio regionale.
Le attività sono finalizzate:
- alla formazione di profili professionali occupabili attraverso interventi per l’inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro (formazione per inserimento)
- al raggiungimento di obiettivi generali di accrescimento del capitale umano e di riduzione delle cause di svantaggio sociale (formazione per inclusione sociale)

Il Patto Formativo Locale è uno strumento di disciplina di un processo di programmazione, che mira a rafforzare la qualità dell’offerta formativa, in funzione della migliore capacità di percepire e analizzare i reali bisogni dei protagonisti dello sviluppo di un determinato territorio, settore produttivo, filiera o distretto.
La finalità è rispondere ai fabbisogni dei protagonisti dello sviluppo di un determinato territorio, settore produttivo, filiera o distretto attraverso la programmazione integrata delle politiche formative.

lunedì 1 giugno 2009

Premiazione MiniOlimpiadi di Quartiere


Sabato 30 maggio si è tenuta la manifestazione della premiazione della prime MiniOlimpiadi di Quartiere. L'evento è stato rallegrato dalla presenza della Fanfara dell'Arma dei Carabinieri, che al momento della consegna delle coppe alle scuole e delle medaglie ai bambini, ha suonato l'Inno d'Italia.

Le MiniOlimpiadi hanno rappresentato senz'altro un bel momento di aggregazione per i bambini da 6 a 10 anni residenti a Stella San Carlo, ma la nota più significativa è stata la presenza dei ragazzi ospiti della Comunità di don Peppe Diana, che ha sede presso il Tribunale dei Minori dei Colli Aminei, sia durante i giochi che durante la premiazione.

martedì 26 maggio 2009

Progetto "Perchè NO"

L’Associazione Centro “La Tenda” per l’anno scolastico 2008/09 ha realizzato, in qualità di ente partner, il progetto “Perché No” finanziato dal Ministero dell’Istruzione della Ricerca e dell’Università e coordinato dal Centro Italiano di Solidarietà di Roma. Il progetto, destinato a giovani studenti, è stato finalizzato a promuovere azioni di prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti che hanno ruotato intorno ai principi della peer education.
L’Associazione Centro “La Tenda” ha bandito, pertanto, un concorso per videospot realizzati in ambito scolastico che, coinvolgendo giovani studenti in tutte le fasi di lavoro, li ha stimolati a pensare e progettare strumenti che offrissero un contributo alla prevenzione delle droghe tra i loro coetanei.
Il progetto, ad oggi nella sua fase conclusiva, realizzerà una festa di premiazione degli elaborati giovedì 28 maggio 2009 – Ore 9:30/13:00
Presso l’Istituto Professionale St. Servizi Commerciali e Turistici
“S. Rosa – F. Caracciolo”
Via S. Maria Antesaecula, 52
80137 Napoli

mercoledì 20 maggio 2009

DECRETO LEGISLATIVO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE 4 MARZO 2009, N. 15

Il decreto legislativo traduce in norme giuridiche vincolanti i principi contenuti nella legge delega 4 marzo 2009 n. 15, che ha impostato una profonda revisione di tutti gli aspetti della disciplina del lavoro presso la pubblica amministrazione
http://www.innovazionepa.it/ministro/pdf_home/DL_riforma_relazione_illustrativa.pdf

IDENTITA' E CONVIVENZA - LA SFIDA DEL MULTICULTURALISMO

La Municipalità 3 Stella San Carlo all'Arena, Il Centro Culturale Neapolis e la Compagnia delle Opere Campania promuovono Venerdi 22 maggio ore 18.00 IDENTITA' E CONVIVENZA - LA SFIDA DEL MULTICULTURALISMO presso la Sala Gemito - Galleria Principe di Napoli.
Di fronte ai continui flussi migratori in Europa è possibile una reale convivenza tra culture e religioni diverse? Cosa rende possibile l'incontro e la conoscenza del diverso? Ma sopratutto, quali sfide pone a ciascuno di noi oggi il multiculturalismo?
Introduce: Alfonso Principe - Presidente Municipalità 3 Stella San Carlo all'Arena.
Intervengono: Wael Farouq - Docente di Scienze Islamiche della facoltà Copto-Cattolica di Sakakini di Il Cairo, Egitto.
Costantino Esposito - Ordinario di Storia della Filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari.
Eugenio Mazzarella - Ordinario di Filosofia Teoretica presso l'Università di Napoli Federico II Modera: Luigia Guariglia- Presidente Centro Culturale Neapolis

lunedì 18 maggio 2009

Tirocini in azienda per 14 giovanissimi napoletani a forte rischio di esclusione sociale

E' partito stamattina il percorso di inserimento in azienda, attraverso lo strumento del tirocinio, per 14 giovanissimi napoletani provenienti dall'area penale interna ed esterna. I ragazzi godranno di tutti i benefit previsti dal Programma Lavoro&Sviluppo di Italialavoro SpA, finanziato dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali e dal Ministero dello Sviluppo Economico. Un'occasione di forte riscatto morale e grande impegno per i partecipanti:
http://cat.mag-news.it/nl/a.cfm?RW.HC3.96.Db.M.geZJ

venerdì 15 maggio 2009

DPCM 20 marzo 2009 concernente ‘Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali nel territorio dello Stato

Il provvedimento autorizza l’ingresso di 80.000 lavoratori extracomunitari per motivi di lavoro subordinato stagionale. L’ingresso per motivi di lavoro subordinato stagionale è riservato a:
• Cittadini di Serbia, Montenegro, Bosnia-Herzegovina, Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Croazia, India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka ed Ucraina;
• Cittadini di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto;
• Cittadini titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale negli anni 2006, 07 o 08.
La presentazione delle richieste di nulla osta al lavoro avviene solo con modalità informatiche. L’accesso al sito del Ministero dell’Interno dedicato al decreto flussi per lavoratori extracomunitari stagionali per l’anno 2009, è possibile dal giorno successivo a quello di pubblicazione del Decreto sulla GU, mentre a partire dalle ore 8:00 del 15 aprile 2009, è consentita la trasmissione delle richieste agli sportelli unici per l’immigrazione, fino alle ore 24:00 del 31 dicembre 2009. Le associazioni di categoria che aderiscono ai protocolli d’intesa possono presentare richieste cumulative per conto dei loro iscritti mediante l’accesso alla procedura telematica predisposta dal Ministero dell’Interno. Con l’allegato 1 alla Circolare di cui si tratta, viene effettuata la ripartizione territoriale delle quote tra Regioni e Province Autonome. Per rendere più semplice e rapida l’attuazione del DPCM, la Direzione Generale dell’Immigrazione del Ministero del Lavoro, provvede ad assegnare direttamente le quote agli uffici periferici del lavoro tramite il sistema informatizzato SILEN. In caso di ulteriori fabbisogni, gli uffici periferici del lavoro dovranno segnalare le proprie esigenze alla Direzione Generale dell’Immigrazione, che provvederà all’assegnazione di quote disponibili a livello nazionale.
http://bancadati.italialavoro.it/BDD_WEB/bdd/publishcontents/bin/C_21_NormativaNazionale_2756_documenti_itemName_0_documento.pdf

martedì 12 maggio 2009

Libro Bianco sul futuro del modello sociale

“La vita buona nella società attiva”: è questo il titolo del Libro Bianco sul futuro del modello sociale approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 maggio 2009 e presentato dal Ministro Sacconi a Palazzo Chigi. Il Libro Bianco raccoglie le indicazioni del Libro verde presentato nel 2008 e i contributi giunti al Ministero a seguito della consultazione pubblica che il Libro verde ha avviato:
http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/376B2AF8-45BF-40C7-BBF0-F9032F1459D0/0/librobianco.pdf

lunedì 11 maggio 2009

L'Italia è una Repubblica fondata sul favore?

L'Italia è una Repubblica fondata sul favore?
Questo l'interrogativo che si pone all'indomani della chiusura del sondaggio di questo blog. Alla domanda "A chi pensi di rivolgerti se hai un problema di lavoro?" il 66% dei votanti ha risposto ad uno o più politici, il 25% ad amici, l'8% al sistema familiare; nessuno dei partecipanti ha preso in considerazione i servizi per il lavoro, pubblici e privati.
Viene quindi ribadito il carattere sostanzialmente informale della ricerca di lavoro, che caratterizza non solo Napoli, ma l’Italia tutta.
E' di oggi la notizia, pubblicata da Repubblica, e che arriva dal Forum della Pubblica Amministrazione a Roma, secondo cui "la Campania staziona stabilmente nelle ultime posizioni della speciale graduatoria che, per la prima volta, misura i servizi pubblici burocratici dal punto di vista dei cittadini. In compagnia delle altre regioni del Mezzogiorno, anche loro relegate in coda. Tra tutte, però, solo in due non fanno mai capolino nei primi dieci posti degli otto comparti analizzati: Campania e Calabria, segno del grande disamore degli utenti verso una pubblica amministrazione troppo spesso lenta e inefficiente. Così, con il tasso di disoccupazione in drammatica crescita, il giudizio dei cittadini della Campania sulle politiche per il lavoro regionali è assolutamente negativo, poco più della metà della media nazionale, un terzo appena rispetto al Trentino Alto Adige capolista. Peggio c’è solo la Sicilia, che però sorpassa la Campania in tema di sicurezza. Se la Lombardia è la regione in cui la pubblica amministrazione riesce a garantire meglio il bisogno di sicurezza dei cittadini, a sorpresa in coda alla classifica c’è il Molise. Penultima la Campania, superata anche dalla Calabria (quattordicesima) e dalla Puglia (settima)".

lunedì 4 maggio 2009

Pubblicato sul BURC il Piano Sociale Regionale

La Giunta regionale della Campania ha approvato il 16 aprile, su proposta dell'assessore alle Politiche Sociali Alfonsina De Felice, il Piano Sociale regionale, pubblicato sul BURC odierno.
Il provvedimento, primo nel suo genere, attua la Legge 11 del 2007.
Nel biennio 2009 - 2010 sono previsti finanziamenti pari a 165 milioni di euro, di cui circa 74 per il 2009.
Con queste somme, saranno realizzati i seguenti interventi:
● rafforzamento delle forme associative;
● istituzione del Sis (sistema informativo sociale);
● valutazione e monitoraggio della qualità dei servizi;
● accelerazione dell'integrazione tra sociale e sanitario;
● potenziamento dell'assistenza domiciliare integrata;
● rafforzamento della rete degli asili nido e dei servizi per la prima infanzia;
● definizione del programma triennale per l'integrazione dei cittadini migranti.
Al centro degli obiettivi del piano sociale ci sono il sostegno alle responsabilità delle famiglie, ai diritti dell'infanzia e dell’adolescenza, alle donne in difficoltà, alle persone con disagio psichico, e la promozione di politiche di contrasto alle dipendenze e alla povertà, per gli anziani, i disabili, i detenuti e gli immigrati.
Cliccando sul link seguente, è possibile scaricare l'intero documento:

Riforma del sistema pensionistico per i lavoratori autonomi

E' stato presentato un Comunicato alla Presidenza del Senato il giorno 29 aprile, relativo al disegno di legge sulla Riforma del sistema pensionistico per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata, su iniziativa dei Senatori Ichino, Mazzucconi, Treu, Bianco, Baio, Bertuzzi, Biondelli, Blazina, Ceccanti, Franco, Garavaglia, Ghedini, Incostante, Legnini, Magistrelli, Marcucci, Mauro Marino, Morando, Negri, Perduca, Pinotti, Poretti, Sangalli, Stradiotto, Tonini, Vimercati. Il Comunicato inizia con una Relazione descrittiva sulla situazione attuale degli iscritti alla gestione separata:
"La Gestione separata dell’INPS, istituita nel 1996 con apposito fondo, costituisce il sistema previdenziale per tutti i professionisti con partita IVA privi di cassa previdenziale privata e per i collaboratori di qualunque tipo (ivi compresi i cosiddetti collaboratori parasubordinati). Gli iscritti alla Gestione separata costituiscono dunque una categoria professionale disomogenea, caratterizzata di fatto prevalentemente da giovane età anagrafica, elevato livello di istruzione e alta componente femminile, fortemente concentrata nelle grandi aree metropolitane. Le attività svolte appartengono per l’86-87% al settore dei servizi non commerciali; la situazione reddituale è tipicamente medio-bassa per i parasubordinati, e comunque discontinua o esposta a rischio, tanto per i professionisti quanto per i parasubordinati".
Molti operatori del III Settore lavorano con le tipologie contrattuali indicate, ed è questo il motivo per cui pubblichiamo questo post.
http://www.pietroichino.it/?p=2214
DISEGNO DI LEGGE
Articolo 1 (Riequilibrio contributivo tra gli iscritti alla Gestione separata e armonizzazione delle aliquote)
1. Per gli iscritti alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 che siano titolari di partita Iva, o che comunque non rientrino nella nozione di lavoratore dipendente di cui al comma seguente, i quali non siano assicurati presso altre forme di previdenza obbligatoria, l’aliquota contributiva pensionistica e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche, a decorrere dall’anno 2010 è diminuita in misura pari a 2,5 punti percentuali per ogni anno fino al raggiungimento dell’aliquota del 20 per cento nell’anno 2012. A decorrere dall’anno 2013, ai suddetti iscritti alla gestione separata è applicata l’aliquota contributiva per il finanziamento della gestione pensionistica autonoma dell’INPS dei lavoratori artigiani.
2. E’ escluso dall’applicazione della disposizione di cui al comma precedente il titolare di rapporto di collaborazione continuativa o lavoratore a progetto che nel periodo di durata del relativo contratto, o nell’anno fiscale qualora la durata del rapporto ecceda l’anno stesso, tragga dal rapporto più di metà del proprio reddito di lavoro complessivo. La sussistenza o no di tale requisito è accertata dal committente mediante autodichiarazione scritta del collaboratore, che viene contestualmente inoltrata per via telematica all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Articolo 2 (Addebito ai committenti di una percentuale dei compensi lordi)
1. Fermo restando l’obbligo del versamento alla Gestione separata del contributo previsto all’articolo 1 della presente legge, i soggetti titolari di partita Iva che non risultino assicurati presso altre forme obbligatorie addebitano ai committenti, in via definitiva e a titolo di contributo previdenziale, una percentuale in misura pari al 4 per cento dei corrispettivi lordi.
L’importo addebitato al committente dagli iscritti alla Gestione separata titolari di Partita Iva è escluso dalla base imponibile IRPEF e dalla base imponibile ai fini IVA.

Articolo 3 (Accesso a forme pensionistiche complementari)
1. Gli iscritti alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, che non risultino assicurati presso altre forme obbligatorie, possono destinare a una delle forme pensionistiche complementari previste e disciplinate dal D. ls. 5 dicembre 2005, n. 252, mediante richiesta al committente, un importo pari alla metà del contributo a carico di quest’ultimo, ferma restando la facoltà di determinare liberamente l’entità della contribuzione a proprio carico.
Le risorse destinate a forme di previdenza complementare da parte degli iscritti alla Gestione separata sono esentate dall’imposizione sui redditi entro il limite del 7,41% della retribuzione annua lorda, oppure del fatturato annuo lordo per i titolari di Partita Iva.
2. Gli iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, che, pur trovandosi nella condizione di cui al successivo articolo 4, comma 1°, non possano tuttavia avvalersi della facoltà di cumulare i periodi assicurativi, a causa della mancanza del requisito della non coincidenza dei predetti periodi, possono destinare a una delle forme pensionistiche complementari previste e disciplinate dal D. lgs. 5 dicembre 2005, n. 252, ivi compresa quella alla quale già eventualmente aderiscano, mediante richiesta al committente, il contributo a carico di quest’ultimo, ferma restando la facoltà di determinare liberamente l’entità della contribuzione a proprio carico.

Articolo 4 (Totalizzazione e ricongiunzione dei periodi assicurativi)
1. In deroga all’art. 1, comma 1, del decreto legislativo 2 febbraio 2006, n. 42, i periodi assicurati accreditati presso la Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 possono essere totalizzati anche se aventi durata inferiore a tre anni.
2. I periodi assicurati accreditati presso la Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 possono essere sempre integralmente ricongiunti a norma della legge 7 febbraio 1979, n. 29, nei modi e sotto le condizioni previste dal terzo e dal quarto comma dell’articolo 1 della stessa legge.
3. Il comma precedente non deroga rispetto a quanto previsto dall’art. 2 della legge 5 marzo 1990, n. 45.
4. Il primo comma dell’articolo 5della legge 12 agosto 1962, n. 1338 è sostituito dal seguente:“L’assicurato cui sia stata liquidata o per il quale, sussistendo il relativo diritto, sia in corso di liquidazione la pensione a carico di un trattamento di previdenza sostitutiva dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti o che ne comporti l’esclusione o l’esonero ovvero a carico della Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 ha facoltà di chiedere la liquidazione di una pensione supplementare in base ai contributi versati o accreditati nell’assicurazione stessa qualora detti contributi non siano sufficienti per il diritto a pensione autonoma”.

Articolo 5 (Cumulo dei periodi di contribuzione a gestioni previdenziali diverse ai fini del requisito di anzianità contributiva)
1. Per coloro che siano stati iscritti a gestioni previdenziali diverse, ivi compresa la Gestione separata, e che abbiano esperito la totalizzazione di cui all’articolo 4, tutti i periodi di contribuzione sono cumulativamente computabili ai fini del raggiungimento del requisito minimo contributivo per la maturazione del diritto a pensione.

Articolo 6 (Impiego delle quote di Gestione separata per i periodi di versamenti contributivi coincidenti)
1. Salvo quanto previsto dal comma 3 dell’articolo 3, per i periodi di versamenti contributivi coincidenti, le quote della Gestione separata già versate possono servire:
a) a implementare i versamenti dell’assicurazione obbligatoria, quando l’ammontare della stessa per il periodo considerato sia inferiore ai versamenti che sarebbero necessari per il corrispondente reddito annuale;
b) a implementare i versamenti della Gestione separata dei periodi in cui non sia stato raggiunto il massimale annualmente previsto.
2. Le quote della Gestione separata già versate per periodi coincidenti o comunque eccedenti le operazioni di cui ai commi precedenti vanno restituite all’interessato affinché non si costituisca una forma impropria di tassazione aggiuntiva.

mercoledì 29 aprile 2009

Nota flash n. 2 - aprile 2009

Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha pubblicato la Nota Flash di aprile 2009, relativa ai principali indicatori congiunturali sul mercato del lavoro ed economici nazionali ed internazionali. In particolare, in questo numero viene analizzata l’evoluzione dell’occupazione, della disoccupazione e dell’offerta di lavoro relativa al quarto trimestre 2008, così come risulta dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro realizzata dall’ISTAT; inoltre, sempre per lo stesso periodo, sono pubblicati i dati di altri indicatori sul mercato del lavoro: retribuzioni contrattuali e quelle effettive, ore lavorate, costo del lavoro, ma anche previsioni sul mercato del lavoro, basate su alcune indagini ISAE e sull’indagine Excelsior 2007 (elaborata da Unioncamere e cofinanziata dal Ministero del Lavoro), ed il clima di fiducia delle imprese industriali e delle famiglie, tratte dalle inchieste mensili e trimestrali elaborate dall’ISAE (questi ultimi dati si riferiscono a marzo per le inchieste mensili e al quarto trimestre 2008 per quelle trimestrali). Infine, viene illustrata la dinamica riguardante l’economia mondiale tramite alcuni indicatori come il P.I.L., i prezzi, il clima di fiducia, la produzione industriale ed elaborati alcuni confronti sulle principali tendenze occupazionali in ambito internazionale:
http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/2C575D9D-2DBA-4B96-A540-548382C7B448/0/Notaflash_0902.pdf

Il contratto di apprendistato


Il contratto di apprendistato professionalizzante è stato istituito con il D.Lgs 276/2003 per il conseguimento di una qualificazione attraverso una formazione sul lavoro e un apprendimento tecnico-professionale. Il decreto ha legiferato, dunque, su tre diverse tipologie di regolarizzazione dei giovani lavoratori:
apprendistato per il diritto-dovere all’istruzione e formazione
Il contratto di apprendistato per il diritto-dovere all’istruzione e formazione è il primo percorso formativo che un giovane di età superiore a 15 anni può compiere per entrare nel mondo del lavoro. La durata massima è di 3 anni, riguarda qualsiasi attività lavorativa e aiuta a far acquisire gli importanti crediti formativi indispensabili per migliorare la posizione lavorativa. Il contratto deve riportare: il tipo di mansione da svolgere, il piano formativo personale, la qualifica che si otterrà al termine della prestazione. Ogni azienda può assumere un numero di apprendisti pari al numero dei lavoratori specializzati già presenti; in caso contrario ne potrà assumere solo 3.
apprendistato professionalizzante che permette di ottenere una qualifica, operando direttamente sul campo
Il contratto d’apprendistato professionalizzante è stato creato per i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni che possono conseguire una qualifica mediante una formazione in ambito lavorativo che dia competenze tecnico-professionali, di base o specifiche. Questo contratto riguarda anche i giovani di 17 anni ma solo se in possesso di qualifica professionale (3 anni di studi dopo le scuole medie inferiori). La durata del contratto varia fino ad un massimo di 6 anni.
apprendistato per conseguire un diploma o partecipare ad uno specifico corso di alta formazione
La novità più interessante del D.Lgs 276 del 2003 riguarda la possibilità di acquisire un diploma o compiere un percorso altamente formativo per i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 29 anni oppure 17 anni se in possesso di qualifica professionale (3 anni di studi dopo le scuole medie inferiori).
Possono essere assunti, in tutti i settori di attività, con contratto di apprendistato professionalizzante, per il conseguimento di una qualificazione attraverso una formazione sul lavoro e la acquisizione di competenze di base, trasversali e tecnico-professionali, i soggetti di età compresa tra i diciotto anni e i ventinove anni (vale a dire 29 anni e 364 giorni, secondo la Circolare del Ministero del Lavoro n. 30 del 15/07/2005 in materia di apprendistato professionalizzante) mentre bastano 17 anni per le persone già in possesso di una qualifica professionale (l. 53/03). È possibile sommare i periodi di apprendistato svolti nell'ambito del diritto dovere di istruzione e formazione con quelli dell'apprendistato professionalizzante, entro il limite massimo di sei anni. È previsto un monte ore di formazione formale, interna o esterna all'azienda, di almeno 120 ore per anno: spetta alla contrattazione collettiva nazionale, territoriale o aziendale la determinazione, anche all'interno degli enti bilaterali, delle modalità di erogazione e della articolazione della formazione.
Il DL 112/2008 modifica parzialmente la disciplina del contratto di apprendistato e, all’art. 23, ridefinisce, ad esempio, il parametro della durata, abrogando il limite minimo di durata e ridefinendo il limite massimo in sei anni
Nello stesso articolo, si rimettono le definizioni dei profili formativi dell’apprendistato professionalizzante, solo in caso di formazione esclusivamente aziendale, ai CC di lavoro (nazionali, territoriali o aziendali) ovvero agli Enti Bilaterali, mentre nel D. Lgs. 276/03 tale regolamentazione era comunque rimessa alle Regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano, e demandata ai CCNL solo nel caso in cui le Regioni non avessero ancora legiferato in proposito.
Il datore di lavoro ha possibilità di recedere dal rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato, anche se permane il divieto per lo stesso di recedere anticipatamente dal contratto di apprendistato in assenza di una giusta causa o di un giustificato motivo.
Per quanto attiene l’apprendistato di alta formazione, permane nel DL 112/08 quanto definito nel D. Lgs. 276/03, tranne che per il coinvolgimento delle Università nella definizione della durata e nell’identificazione dei profilo formativi, che, in assenza di regolamentazioni regionali, vengono chiamate a svolgere un ruolo sempre più attivo. Si aggiunge, inoltre, tra i titoli in alto apprendistato, che è possibile acquisire il dottorato di ricerca.

lunedì 27 aprile 2009

II Campagna IO ACCOLGO UN RIFUGIATO

Dal sito http://www.less-onlus.org/ è possibile scaricare il materiale informativo, le locandine e il programma della II campagna IO ACCOLGO UN RIFUGIATO 2009, per la tutela del Diritto di Asilo a Napoli, promossa e organizzata da L.E.S.S. ONLUS, con il patrocinio morale del Comune di Napoli e della Provincia di Napoli.
I seminari tratteranno le tematiche relative ai percorsi migratori ed agli accordi bilaterali tra Italia e Paesi di partenza e transito, i sistemi di accoglienza a Napoli, Italia ed Europa e la tutela delle vittime di tortura.
La partecipazione è gratuita; al termine di ogni ciclo di seminari verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
È gradita la prenotazione ai singoli seminari, via email a campagna2009@less-onlus.org.

sabato 25 aprile 2009

Immigrazione come, dove, quando

Segnalo il link da cui scaricare il manuale d’uso per l’immigrazione (2008). Promosso dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, realizzato in collaborazione con l'Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali, è uno strumento sintetico e pratico.
Pensato sia per chi deve ancora arrivare in Italia ed ha bisogno di capire come si possa entrare, sia per chi già vi si trova, per i datori di lavoro, italiani e stranieri, che possono trovare indicazioni utili ad accompagnare il lavoratore nel suo percorso d'integrazione, è un manuale che può aiutare a risolvere i problemi quotidiani: dal contratto di lavoro all'iscrizione dei figli a scuola, dal rilascio della patente all'apertura di un conto corrente in banca:
http://www.solidarietasociale.gov.it/NR/rdonlyres/9C487793-1ED0-4F8D-B52B-ADF3EFABB465/0/Vademecum_Italiano_2008.pdf

lunedì 20 aprile 2009

CHE COS'E' UN TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO?

Il tirocinio è uno strumento previsto dalla legge (http://www.parlamento.it/leggi/97196l.htm, http://itinera.unibas.it/doc/uff_tirocini/142_98.doc) che consente:
al giovane:
1. di entrare in un ambiente di lavoro;
2. di mettersi alla prova;
3. di orientare o verificare le sue scelte professionali;
4. di acquisire un'esperienza pratica certificata che potrà arricchire il suo curriculum;

all'azienda:
1. di conoscere potenziali collaboratori da inserire in futuro nel proprio organico;
2. di formarli in modo specifico secondo le proprie esigenze.
Il rapporto che si costituisce tra azienda e tirocinante non è un rapporto di lavoro subordinato e non comporta pertanto il sorgere di obblighi retributivi e previdenziali e non obbliga l'azienda ad assumere il tirocinante al termine dell'esperienza.
Durante il tirocinio è garantita la copertura assicurativa INAIL e RCT.
La partecipazione non comporta spese per il tirocinante.
A discrezione dell'azienda può anche essere previsto un rimborso spese.
Ogni tirocinio è supportato da un progetto individuale inserito nella convenzione che l'azienda deve sottoscrivere.
Durante il progetto il tirocinante è costantemente seguito da un tutor aziendale e da un tutor del soggetto promotore.

mercoledì 15 aprile 2009

I Centri per l'Impiego della Città di Napoli

I Centri per l’Impiego sono strutture pubbliche attualmente gestite dalle Amministrazioni Provinciali, che realizzano un sistema integrato di servizi diretti ai cittadini ed alle imprese. Nei Centri per l'Impiego sono garantiti:
- servizi relativi alla intermediazione tra domanda e offerta di lavoro (pubblicazioni offerte di lavoro; preselezioni di lavoratori richieste dalle imprese; offerte a avviamento tramite graduatoria a seguito di avvisi pubblici);
- servizi di informazione-orientamento e di orientamento-consulenza e sostegno individuale a favore di chi cerca attivamente lavoro o ricerca opportunità formative o di autoimpiego-creazione di impresa;
-servizi a favore dei minori in obbligo formativo e degli apprendisti;
-servizi di sostegno alle quote deboli del mercato del lavoro e dei disabili;
-servizi amministrativi e di consulenza per le aziende;
-servizi amministrativi per i lavoratori occupati e non (iscrizioni e aggiornamento iscrizioni lavoratori, certificazioni, ecc.).
I Centri per l’Impiego si rivolgono ai datori di lavoro, ai non occupati che cercano lavoro, agli occupati che desiderano cambiare lavoro, ai gruppi sociali più svantaggiati o per cui sono previste particolari protezioni o incentivazioni per sostenere il loro inserimento occupazionale.I Centri per l'Impiego rappresentano un nuovo modo, efficiente ed organizzato, per rispondere ai bisogni della collettività, del territorio, della cittadinanza e degli operatori economici, offrendo un’intera gamma di servizi a sostegno delle politiche del lavoro e dell’occupazione e della lotta contro l’esclusione sociale, secondo le direttive dell’Unione Europea.
I servizi assicurati dai Centri per l’Impiego sono gratuiti.
Nella Città di Napoli i Centri per l'Impiego sono 3, localizzati in
  1. Centro Impiego di Napoli Nord Scampia Viale della Resistenza, Complesso Polifuzionale
  2. Centro Impiego Napoli Est Via P. Raimondi 16/18 (Calata Capodichino)
  3. Centro Impiego Fuorigrotta Via Diocleziano 300

I lavoratori e le lavoratrici si recano al proprio Centro Impiego di competenza, seguendo la suddivisione delle Municipalità di residenza. I cittadini di Stella San Carlo si recano al Centro Impiego Napoli Est.

lunedì 13 aprile 2009

Legge 12 marzo 1999, n. 68 "Norme per il diritto al lavoro dei disabili"

Cliccando sul link che segue, o copiandolo per intero nella barra del browser Internet, è possibile scaricare il testo integrale della Legge 12 marzo 1999, n. 68 "Norme per il diritto al lavoro dei disabili" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 68 del 23 marzo 1999 - Supplemento Ordinario n. 57 http://www.camera.it/parlam/leggi/99068l.htm.
I soggetti beneficiari del provvedimento sono:
• Persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%.
• Persone invalide del lavoro con grado di invalidità superiore al 33%.
• Persone non vedenti, persone non udenti
• Persone invalide di guerra. invalide civili di guerra e invalide per servizio
• Vedove, orfani, profughi ed equiparati ad orfani, nonché i soggetti individuati dalla legge 407 del 1998 (vittime del terrorismo e della criminalità organizzata).

giovedì 9 aprile 2009

Rapporto nazionale sulle strategie per la protezione e l'inclusione sociale

Sul sito del Ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali, è pubblicato il "Rapporto sulla strategia nazionale per l’inclusione, la protezione sociale e le cure a lungo termine 2008 – 2010”. Il documento è stato redatto dal suddetto Ministero, con il contributo delle altre amministrazioni competenti e delle Regioni, attraverso un processo di confronto con le organizzazioni sociali ed i sindacati. Cliccando sul seguente link, oppure copiandolo per intero nella barra del browser di Internet, è possibile scaricare il documento completo: http://www.solidarietasociale.gov.it/NR/rdonlyres/4115386A-246F-4EFB-9241-B6C2A3D41012/0/Rapportonaz_incl_prot_sal_2008_2010.pdf

martedì 7 aprile 2009

Spunto di riflessione su precariato sociale e precarietà di lavoro

Precariato sociale e precariato di lavoro: confini sfumati, talvolta si confondono. Se parliamo di lotta alla precarietà, è opportuno soffermarsi un attimo sul significato e non partire a razzo contro la cosiddetta legge Biagi. Non confondiamo la flessibilità del lavoro, di per sè anche funzionale e concettualmente sana, con la precarietà del lavoro, che già semanticamente porta significati negativi.
La flessibilità, adeguatamente sostenuta da strumenti di sostegno al reddito, gli ammortizzatori "modernizzati", permette anzi addirittura di portare valore aggiunto, sia in termini economici al lavoratore, che in termini di miglioramento delle performance per le aziende. Crea tensione positiva nel sistema dell'offerta e possibilità di scegliere le risorse più adatte al sistema della domanda. E' evidente che stiamo parlando di flessicurezza, che in un sistema economico e sociale come il nostro semba lontano anni luce.La lotta alla precarietà parte, dunque, dalla consapevolezza che bisogna prima creare un adeguato e organico pacchetto di sostegni a paracadute, per coloro che si trovano in situazioni di non lavoro e, di contro, un'azione di tipo sanzionatorio per i casi di non osservanza delle regole.

domenica 5 aprile 2009

Prima Festa di primavera alla III Municipalità

Il 4 aprile si è svolta la prima Festa di Primavera organizzata dalle scuole primarie e dell'infanzia paritarie della III Municipalità del Comune di Napoli. La festa ha visto la partecipazione di centinaia di bambini, che hanno sfilato per il quartiere dei Colli Aminei e hanno poi animato la mattinata al Parco del Poggio, insieme ai genitori e agli insegnanti. Una festa per tutti, all'insegna della volontà comune di restituire tempi e spazi urbanizzati e spersonalizzati ai bambini.

mercoledì 1 aprile 2009

Le Definizioni di Lavoratore Svantaggiato


Il Regolamento CE 800/08 porta non poche novità nelle definizione del lavoratore svantaggiato. Sostanzialmente, il nuovo Regolamento riduce a 9 le categorie dello svantaggio (nel precedente Regolamento erano 12) e pone l’accento su tre pilastri fondamentali:

a) Requisiti legati alla situazione formativa;
b) Requisiti legati alla situazione socio familiare;
c) Requisiti legati alla situazione lavorativa.

Per quanto attiene il punto a), si fa un riferimento unico alla persona che non possiede un titolo di studio standardizzato ISCED 3
[1]. A differenza del precedente Regolamento CE 2204/02, l’800/08 non incrocia l’assenza di un titolo di studio superiore con un evento di perdita di posto di lavoro (persona priva di un titolo di studio di livello secondario superiore o equivalente, priva di un posto di lavoro o in procinto di perderlo), ritenendo già un sufficiente ostacolo all’inserimento nel mercato del lavoro possedere solo il titolo di studio inferiore. Lo stesso vale per l’incrocio con il requisito anagrafico, posto in evidenza nel Regolamento del 2002 (giovane con meno di 25 anni, o che abbia completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni, e che non abbia ancora ottenuto il primo impiego retribuito regolarmente): il nuovo Regolamento non pone limiti di età, anzi pone un accento particolare per i lavoratori over 50, di cui rivedrà nell’esplicitazione del punto b).

Al punto b), si affrontano in particolare tre categorie che rappresentano chiaramente i cambiamenti del mercato del lavoro negli ultimi anni.
Innanzitutto, si fa esplicito riferimento ai lavoratori con più di 50 anni di età. La crisi dei mercati nell’ultimo anno ha portato all’espulsione dal sistema produttivo di diverse migliaia di persone di fasce d’età a particolare rischio di nuove povertà: si tratta di lavoratori/lavoratrici che non possiedono i requisiti per il pensionamento, ma risultano obsoleti per competenze e metodologie di lavoro e non riescono ad inserirsi in nuovi contesti aziendali.
Si dichiara come situazione a rischio di svantaggio sociale l’adulto che vive solo con una o più persone a carico, sorpassando anche il concetto di nucleo monoparentale
[2] e definendo che il carico può provenire non solo dai figli a carico, ma da chiunque conviva con il lavoratore solo.
Si propone come categoria di svantaggiato il “membro di una minoranza nazionale all'interno di uno Stato membro che ha necessità di consolidare le proprie esperienze in termini di conoscenze linguistiche, di formazione professionale o di lavoro, per migliorare le prospettive di accesso ad un'occupazione stabile”. Si cerca di favorire una certa integrazione tra popolazione residente e minoranze, incoraggiando il consolidamento delle conoscenze linguistiche ed il patrimonio di competenze pregresse.

Il punto c) individua come lavoratore svantaggiato colui che non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e il lavoratore occupato in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25 % la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato. Nelle Regioni Convergenza, in particolare, per tale ultima categoria il genere sottorappresentato è il genere femminile, anche se a differenza del Regolamento del 2002, nel Regolamento 800/08 non si fa esplicito riferimento alle donne.

Connessa alla situazione di cui ai punti b) e c), è la definizione di lavoratore disabile. Si riconosce tale, oltre chi ha il riconoscimento dell’invalidità ai sensi della l. 68/99 e s.m.i. , anche il lavoratore disabile, caratterizzato da impedimenti accertati che dipendono da un handicap fisico, mentale o psichico. Questa definizione segna il passo a particolari situazioni di disagio, talvolta transitorio, che per diversi motivi, non approdano immediatamente nell’alveo della disabilità ai sensi della normativa nazionale. Si cita, ad esempio, tutto il ramo della disabilità psichiatrica, ancora molto confuso e non sempre direttamente ricondotto alla normativa vigente.

Scompaiono le categorie del lavoratore affetto, al momento o in passato, da una dipendenza ai sensi della legislazione nazionale e di chi non abbia ottenuto il primo impiego retribuito regolarmente da quando è stata sottoposta a una pena detentiva o a un'altra sanzione penale.

Si introduce il concetto di lavoratore molto svantaggiato, inteso come colui che è senza lavoro da almeno 24 mesi.
[1] ISCED sta per International Standard Classification of Education, ovvero Sistema internazionale di classificazione standard dell'istruzione. Questo sistema messo a punto dall'Istituto di statistiche dell'Unesco, definisce i programmi e standardizza i livelli dei sistemi d'istruzione di diversi paesi al fine di renderli comparabili sia dal punto di vista statistico che dal punto di vista degli indicatori. Il sistema attualmente in uso è quello rivisto nel 1997. I concetti di base e le definizioni di Isced97 sono validi per qualsiasi sistema nazionale d'istruzione. Isced è strutturato in 6 livelli: Isced 0 (istruzione pre-elementare); Isced 1 (istruzione elementare); Isced 2 (istruzione secondaria inferiore); Isced 3 (istruzione secondaria superiore); Isced 4 (istruzione post-diploma); Isced 5 (istruzione universitaria); Isced 6 (istruzione post-laurea).

[2] Per nucleo monoparentale si intende la situazione in cui l’altro genitore non risulta incluso nel medesimo stato di famiglia né è residente insieme alla prole.