Il Regolamento CE 800/08 porta non poche novità nelle definizione del lavoratore svantaggiato. Sostanzialmente, il nuovo Regolamento riduce a 9 le categorie dello svantaggio (nel precedente Regolamento erano 12) e pone l’accento su tre pilastri fondamentali:
a) Requisiti legati alla situazione formativa;
b) Requisiti legati alla situazione socio familiare;
c) Requisiti legati alla situazione lavorativa.
Per quanto attiene il punto a), si fa un riferimento unico alla persona che non possiede un titolo di studio standardizzato ISCED 3[1]. A differenza del precedente Regolamento CE 2204/02, l’800/08 non incrocia l’assenza di un titolo di studio superiore con un evento di perdita di posto di lavoro (persona priva di un titolo di studio di livello secondario superiore o equivalente, priva di un posto di lavoro o in procinto di perderlo), ritenendo già un sufficiente ostacolo all’inserimento nel mercato del lavoro possedere solo il titolo di studio inferiore. Lo stesso vale per l’incrocio con il requisito anagrafico, posto in evidenza nel Regolamento del 2002 (giovane con meno di 25 anni, o che abbia completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni, e che non abbia ancora ottenuto il primo impiego retribuito regolarmente): il nuovo Regolamento non pone limiti di età, anzi pone un accento particolare per i lavoratori over 50, di cui rivedrà nell’esplicitazione del punto b).
Al punto b), si affrontano in particolare tre categorie che rappresentano chiaramente i cambiamenti del mercato del lavoro negli ultimi anni.
Innanzitutto, si fa esplicito riferimento ai lavoratori con più di 50 anni di età. La crisi dei mercati nell’ultimo anno ha portato all’espulsione dal sistema produttivo di diverse migliaia di persone di fasce d’età a particolare rischio di nuove povertà: si tratta di lavoratori/lavoratrici che non possiedono i requisiti per il pensionamento, ma risultano obsoleti per competenze e metodologie di lavoro e non riescono ad inserirsi in nuovi contesti aziendali.
Si dichiara come situazione a rischio di svantaggio sociale l’adulto che vive solo con una o più persone a carico, sorpassando anche il concetto di nucleo monoparentale[2] e definendo che il carico può provenire non solo dai figli a carico, ma da chiunque conviva con il lavoratore solo.
Si propone come categoria di svantaggiato il “membro di una minoranza nazionale all'interno di uno Stato membro che ha necessità di consolidare le proprie esperienze in termini di conoscenze linguistiche, di formazione professionale o di lavoro, per migliorare le prospettive di accesso ad un'occupazione stabile”. Si cerca di favorire una certa integrazione tra popolazione residente e minoranze, incoraggiando il consolidamento delle conoscenze linguistiche ed il patrimonio di competenze pregresse.
Il punto c) individua come lavoratore svantaggiato colui che non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e il lavoratore occupato in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25 % la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato. Nelle Regioni Convergenza, in particolare, per tale ultima categoria il genere sottorappresentato è il genere femminile, anche se a differenza del Regolamento del 2002, nel Regolamento 800/08 non si fa esplicito riferimento alle donne.
Connessa alla situazione di cui ai punti b) e c), è la definizione di lavoratore disabile. Si riconosce tale, oltre chi ha il riconoscimento dell’invalidità ai sensi della l. 68/99 e s.m.i. , anche il lavoratore disabile, caratterizzato da impedimenti accertati che dipendono da un handicap fisico, mentale o psichico. Questa definizione segna il passo a particolari situazioni di disagio, talvolta transitorio, che per diversi motivi, non approdano immediatamente nell’alveo della disabilità ai sensi della normativa nazionale. Si cita, ad esempio, tutto il ramo della disabilità psichiatrica, ancora molto confuso e non sempre direttamente ricondotto alla normativa vigente.
Scompaiono le categorie del lavoratore affetto, al momento o in passato, da una dipendenza ai sensi della legislazione nazionale e di chi non abbia ottenuto il primo impiego retribuito regolarmente da quando è stata sottoposta a una pena detentiva o a un'altra sanzione penale.
Si introduce il concetto di lavoratore molto svantaggiato, inteso come colui che è senza lavoro da almeno 24 mesi.
[1] ISCED sta per International Standard Classification of Education, ovvero Sistema internazionale di classificazione standard dell'istruzione. Questo sistema messo a punto dall'Istituto di statistiche dell'Unesco, definisce i programmi e standardizza i livelli dei sistemi d'istruzione di diversi paesi al fine di renderli comparabili sia dal punto di vista statistico che dal punto di vista degli indicatori. Il sistema attualmente in uso è quello rivisto nel 1997. I concetti di base e le definizioni di Isced97 sono validi per qualsiasi sistema nazionale d'istruzione. Isced è strutturato in 6 livelli: Isced 0 (istruzione pre-elementare); Isced 1 (istruzione elementare); Isced 2 (istruzione secondaria inferiore); Isced 3 (istruzione secondaria superiore); Isced 4 (istruzione post-diploma); Isced 5 (istruzione universitaria); Isced 6 (istruzione post-laurea).
[2] Per nucleo monoparentale si intende la situazione in cui l’altro genitore non risulta incluso nel medesimo stato di famiglia né è residente insieme alla prole.
grazie per la preziosa informazione. ma vorrei porti una domanda: le donne ospiti di una comunità di accoglienza, soggetta a protezione unitamente ai propri figli per disposizione del tribunale per i minori, possono essere considerate persone svantaggiate?
RispondiEliminaLe donne residenti nei territori ex Ob.1, ora Area Convergenza, sono soggetti svantaggiati ai sensi del Reg. CE 800/08. Per quanto riguarda l'inserimento al lavoro, è necessaria anche l'iscrizione al Centro Impiego di competenza territoriale (D.Lgs. 181/00).
RispondiEliminaVorrei sapere se, ai fini della costituzione e formazione della compagine sociale di una cooperativa sociale (art 4 L 381/91), può intendersi allargato anche il concetto di soggetto svantaggiato alle categorie individuate dal regolamento CE 800/2008
RispondiEliminaInnanzitutto, ci scusiamo per il ritardo con cui rispondiamo, non riferibile a responsabilità personali, ma a problemi tecnici.
RispondiEliminaPurtroppo non ci è chiara la domanda: vuole sapere se un soggetto di cui al Reg. Ce 800/08 può essere socio di una coop sociale? Oppure se una coop sociale può assumere un lavoratore svantaggiato? Ci faccia sapere, cordiali saluti
lo staff
Premesso che il Reg. CE 800/08 definisce cosa sia un lavoratore svantaggiato (art.2 comma 18), vorremmo sapere se tale definizione si aggiunge, ampliandola, a quella dell'art 4 della L. 391/91; in particolare, ad esempio, un lavoratore socio di cooperativa inquadrabile come lavoratore svantaggiato perchè "non possiede diploma di scuola media o professionale (ISCED 3)", può essere conteggiato nel 30% dei soci svantaggiati della coop. sociale?
RispondiEliminaIl Reg. 800/08 non amplia le categorie dello svantaggio previste dall'art. 4 L. 381/91. Il 30% dei lavoratori della coop sociale devono rientrare necessariamente nella definizione dell'articolo suddetto. Ai fini di un ampliamento dell'art. 4 della L. 381/91, è necessario un DPCM, al momento non previsto.
RispondiEliminaIl Reg. 800/08 definisce lo svantaggio, prioritariamente in ordine agli aiuti di stato alle imrese, cosi come definito nel Trattato di Lisbona che modifica il trattato sull'Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea, firmato a Lisbona il 13 dicembre 2007 (GUCE 306/1 17/12/07).
Laddove si profilassero novità, non esitermo a darne pubblicazione.
Cordiali saluti
Lo staff
1. Nelle cooperative che svolgono le attività di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), si considerano persone svantaggiate gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di istituti psichiatrici, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, i condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione previste dagli articoli 47, 47-bis, 47-ter e 48 della legge 26 luglio 1975, n. 354, come modificati dalla legge 10 ottobre 1986, n. 663. Si considerano inoltre persone svantaggiate i soggetti indicati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro della sanità, con il Ministro dell'interno e con il Ministro per gli affari sociali, sentita la commissione centrale per le cooperative istituita dall'articolo 18 del citato decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 14 dicembre 1947, n. 1577, e successive modificazioni.
RispondiEliminaScusate leggendo questo io capisco che i soggetti svantaggiati sono anche le persone a bassa scolarizzazione...Potete aiutarmi in questa comprensione?
Grazie
Sono un lavoratore a progetto presso un'azienda, iscritto all'INPS anche come commerciante (sono un promotore finanziario e ho regolarmente pagato i contributi) visto che però con l'attività "non più svolta" di promotore non ho avuto un impiego regolarmente retribuito in quanto a provvigioni (come al punto c) vorrei sapere se rientro tra i lavorati svantaggiati per farmi assumere dalla azieda in cui ho un contratto a progetto.
RispondiEliminaGrazie anticipatamente.
rientra nella categoria di lavoratore svantaggiato per requisiti legati alla situazione socio familiare una ragazza se orfana di madre, non vive con l'altro genitore ma con la nonna. grazie anticipatamente per la risposta.
RispondiEliminaScusate, io sono un diplomato inoccupato da oltre 24 mesi, sono o no molto svantaggiato?
RispondiEliminaNon ho ben capito se i requisiti bisogna possederli tutto o basta uno.
Ad esempio un mio amico con Diploma ha perso il lavoro 8 mesi fa, è svantaggiato o no?
è davvero uno scandalo che non integrino questo regolamento nella legge.
RispondiEliminaPotrebbe dare a molte persone un grande aiuto per trovare un'occupazione SERIA.
invece che aiutare sempre e solo le amministrazioni pubbliche.